Lo SGUARDO è il primo momento di contatto tra due persone: senza sguardo non c’è rapporto.
E tuttavia lo sguardo può essere un’ARMA: può essere seduttivo, severo, intenso, dolce.
Dalla luminosità dello sguardo si valuta la nostra sincerità, poichè nei momenti di trasporto sincero le PUPILLE si dilatano, gli occhi appaiono più ‘vivi’, e le nostre parole sono quindi più convincenti.
Ecco perchè gli esperti di comunicazione suggeriscono a chi deve PARLARE IN PUBBLICO di farlo pensando ad una persona cara: ciò permette di mantenere uno sguardo intenso ed evitare il pericoloso effetto ‘sguardo vacuo’, capace di minare la credibilità di qualsiasi relatore.
Chi invece EVITA lo sguardo dimostra di voler fuggire, di essere a disagio o addirittura dimostra ostilità per l’interlocutore (ovviamente questa percezione è condizionata anche da fattori culturali, ad esempio in Giappone l’educazione impone di non fissare la persona che si ha di fronte, ma piuttosto di mantenere ostinatamente gli occhi bassi).
L’ accessorio che può modificare il tenore del nostro sguardo e del quale la maggior parte delle persone ignora gli effetti sono gli OCCHIALI.
Indipendentemente dalla forma o dal colore, essi rappresentano un ‘filtro’ tra chi li indossa e il proprio interlocutore. Per facilitare la comunicazione, per non dare l’impressione di voler mantenere le distanze, è bene TOGLIERLI di tanto in tanto, mostrando apertamente lo sguardo.
LO SAPEVATE?
- Brandire apertamente un occhiale durante una conversazione aiuta a rafforzare il nostro discorso
- Toglierli con un gesto repentino avvicinando il viso all’interlocutore significa complicità
- Nel mordicchiarli o rigirarli tra le mani riveliamo la nostra incertezza
- Tenendoli abbassati sulla punta del naso mostriamo il nostro scetticismo
- Tenerli premuti sulla fronte comunica tecnicità o riflessione.
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